“Come è morto San Lorenzo?

– ha detto don Giulio durante l’omelia odierna a Lappago – sulla graticola, ed anzi, da buon romanaccio, ha scherzato fino all’ultimo ed ha chiesto di essere girato perché era ben cotto da una parte.

Il Signore ama chi dona con gioia, dice San Paolo.
La gioia è riuscire a dare.
La tristezza è dare con calcolo e con ritorno.

Invece, chi dona, riceve.
Il Signore non si può superare in generosità e quindi chi dona, riceverà tanto.

Se il chicco di grano non muore, non darà frutto.
Se uno non dà tutto e non si dona agli altri, nulla da lui nascerà.
In Paradiso riceveremo tutto quello che abbiamo donato quaggiù con gioia e coraggio”.

(Nella foto St. Lawrence (ca. 1301) Missale et horae ad usum Fratrum Minorum)