XXXI Domenica del T.O – Anno A

“Perché gli uomini amano fare le guerre? – ha chiesto don Giulio durante l’omelia odierna – perché nell’antichità c’erano diversi dei che combattevano fra loro e quindi era naturale anche per gli uomini.

Con il Cristianesimo c’è un solo Dio che può dare la pace, perché è il Padre di tutti gli uomini, che sono fratelli fra loro.

In latino il figlio si chiama ‘libero’, ed il popolo bolognese fu il primo ad abolire nel 1257 la schiavitù con la legge denominata ‘Liber Paradisus’.

I nostri patroni Vitale ed Agricola erano padrone e schiavo e furono martirizzati alla pari. La fede ci mette alla pari, siamo tutti figli e l’umanità è una grande famiglia.

Il bambino piccolo è in braccio alla mamma (nei paesi orientali si dice sulle spalle della mamma).
Anche Dio ci prende sulle spalle ed il Vangelo di oggi ci ricorda proprio di farci piccoli e di umiliarci davanti a Dio e agli uomini.

Oggi davanti a Dio nell’Eucaristia ci facciamo umili.
La vita ha valore solo se vivi per Qualcuno.
Tutti figli, tutti liberi, tutti fratelli. Nella Chiesa c’è comunque una guida, il sacerdote, che ci aiuta nella formazione e nel cammino spirituale”.